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I ponti di Venezia oltre 400

I PONTI di Venezia

 

Sono talmente integrati nella topografia cittadina che quasi non ci si fa caso, né da parte dei residenti né dei turisti. Ed è un male darli per scontati: meritano invece grande attenzione, essendo spesso capolavori d'arte e d'ingegno.

 

Nel corso dei secoli il loro numero è variato per le diverse ristrutturazioni urbanistiche susseguitesi in città: l'attuale stima è di 409, cifra che non comprende i 7 interni all'Arsenale né i due translagunari (cioè quello stradale della Libertà e quello ferroviario ad esso parallelo) che collegano Venezia con Mestre. Vi è compreso - più che altro per un fatto di notorietà - il Ponte dei Sospiri, che a rigore non è un ponte ma un collegamento pensile tra Palazzo Ducale e il Palazzo delle Prigioni.

 

Alcune statistiche:

 * Dei 409, 337 sono pubblici - congiungono cioè due opposte fondamenta per favorire la viabilità di terra - e 72 privati, come accesso da una fondamenta esclusivamente al portone di un'abitazione. 

* 300 sono in pietra, 59 in ferro, 49 in legno. Il "Tre Ponti" presso Piazzale Roma (che è computato come unico ma consta in realtà di cinque, che scavalcano un complesso incrocio di rii) è misto in pietra e legno.

 

* Dei 300 in pietra, 158 hanno le spallette in ferro, 119 in mattoni e 23 in colonnine di pietra d'Istria, materiale molto usato nell'architettura veneziana.

 * Rimane in città un solo ponte senza sponde (come in origine erano tutti): il Ponte privato Chiodo sul Rio di San Felice in Cannaregio. L'unico altro in laguna è il Ponte del Diavolo sull'isola di Torcello.

 

* Tutti i ponti sono a un solo arco, eccezion fatta per il Ponte dei Tre Archi sul Canale di Cannaregio. Tra essi, incontreremo ad esempio archi "a tutto sesto", "a sesto rialzato", "a sesto ribassato", "acuto o gotico"; parecchi "Ponti Storti", cioè non perpendicolari, per doversi adattare alla topografia, alle opposte fondamenta (oggi sono sette quelli che ne hanno anche la denominazione); ponti "a travata" cioè piani; ponti "doppi", cioè paralleli o perpendicolari sullo stesso o due diversi rii attigui e con una o entrambe le rampe in comune.

 

Non mancano classificazioni controverse, così come esiste una miriade di storie, leggende, tradizioni, curiosità, aneddoti legati ai ponti.

 
 
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